Con il rischio di risultare ripetitiva e con il tono minaccioso di chi fa finta di sapere quello che dice, sono qui per dirvi che, se pensate che la vostra vita non contempli la parola “arte”, vi sbagliate di grosso. Un po’ come la matematica, il cui incubo mi perseguita dalle scuole superiori, l’arte, miei cari, è ovunque. Il cinema è arte, la musica è arte, la letteratura è arte, persino la manicure potrebbe essere definita l’arte del nuovo millennio.

Per carità, non dico che sia obbligatorio “farsi piacere tutto”, anzi, considero normale che, buona parte di ciò che ci circonda, ci disgusti. Disgusto non è proprio il termine più “carino” da usare, ma passatemi la licenza poetica. Sia chiaro: se, invece, fingete di apprezzare tutto, le possibilità sono due, o volete evitare di dibattere ulteriormente a proposito di qualcosa di cui ve ne frega meno di zero, o avete dei gusti di merda.

Le immagini che vedete sotto fanno parte di una serie di progetti fotografici a tema “food”, tra cui troviamo, ad esempio, “Cut Food” di Beth Gallon, che crea delle immagini dall’effetto originale e straniante, colpendo lo sguardo e stuzzicando l’appetito. Beth Gallon è probabilmente una delle artiste più interessanti del nuovo secolo e vi invito a visitare il suo sito: https://bethgalton.com/ per provare a vedere il mondo con occhi diversi. Il mio “umilissimo” scopo è quello di provare a farvi vedere l’arte in maniera diversa perché tutto è arte: la pittura, la scultura, la musica, la natura, la moda, la letteratura, il cibo.