La serena arte del non poter piacere a tutti, meglio nota come la “serena arte del fottersene”, a voler essere scurrili, e talvolta, dai più menzionata, come la “serena arte del grazie della tua opinione, ma potevo farne tranquillamente meno”, è una skill talmente importante, che, a rigor di logica, dovrebbe poter essere menzionata nel proprio curriculum.
Non deve essere erroneamente confusa con il “menefreghismo”, poiché menefreghisti si nasce, e non la considererei una cosa di cui andare fieri. Si tratta, più che altro, di una dote, figlia del tempo, che si acquisisce con età e con esperienza e che, fortunatamente, prima o poi arriva per quasi tutti. Pochi riescono a svilupparla già da bambini, per alcuni arriva subito dopo la pubertà, altri ancora necessitano di più tempo, ed alcuni, infine, per loro immensa sfortuna, non riusciranno mai a padroneggiarla del tutto.
Non vi è quasi mai un fattore scatenante, né una ragione o un trauma, che ne fagociti lo sviluppo. Semplicemente un bel giorno ti svegli, ti guardi allo specchio sorridendo, senza apparente motivo, ti rechi in cucina, e, mentre sorseggi il tuo caffè tiepido e amaro, come la vita, e scrolli svogliato le storie di Instagram, realizzi che oggi, giorno X del mese X dell’anno X, non te ne fotte proprio niente di quello che pensano gli altri.
Ritornando al discorso menefreghismo, ci tengo a sottolineare che della tua amica Maria, o di tua zia Pina e di tua nonna Antonietta, che continuano a chiederti, con fare insistente, “e quando ti laurei?”, “e quando te lo trovi un lavoro?” e “la fidanzatina?”, ti importa.
Ti interessa sapere come stanno, come hanno passato il loro fantastico fine settimana, che offerte fantastiche hanno trovato all’Eurospin; quello che non ti tange è la loro opinione sul tuo stile di vita, su quello che mangi, su chi frequenti, su chi ti porti a letto, su quello che pensi, fai o dici.
Hai preso qualche chilo! Cazzi miei.
Hai perso qualche chilo! Cazzi miei.
“Secondo me, dovresti….”, “Secondo me, invece, no”.
Che poi è risaputo che qualsiasi frase, in qualsiasi contesto, che inizi con “la mia opinione in merito” o simili è semplicemente una grande paraculata per introdurre un suggerimento, non richiesto, su come si pensa una cosa debba essere gestita.
E falla tu!
Purtroppo, non sempre possiamo rispondere come vorremmo, e sfogarci liberamente, soprattutto se rischiamo di offendere qualcuno (e noi non siamo menefreghisti, siamo semplicemente cultori dell’arte di fottersene), o se le bollette a fine mese non si pagano da sole.
La pura e semplice verità è che è inutile sforzarsi di piacere a tutti, perché se piaci ad A, spesso non piaci a B, e viceversa.
Che poi che senso ha piacere ad A e B, o a nessuno dei due, se poi non piaci a te stesso?
Perché’ alla fine ti rendi conto che nel vano tentativo di far contenti tutti, il primo a non essere felice rimani proprio tu.